29 Luglio 2025
La fluorite, nota anche come fluorina, è un minerale appartenente alla classe degli alogenuri, con formula chimica CaF₂ (fluoruro di calcio). Si presenta in natura con una vasta gamma di colori, tra cui il viola, verde, blu, giallo e incolore, caratteristica dovuta alla presenza di impurità e difetti reticolari. Uno degli aspetti più affascinanti della fluorite è la sua fluorescenza, che può essere osservata sotto luce ultravioletta, fenomeno da cui deriva il termine stesso “fluorescenza”.
Dal punto di vista cristallografico, la fluorite cristallizza nel sistema cubico o nel sistema ottaedrico, formando cristalli ben definiti. Ha una durezza di 4 sulla scala di Mohs e una frattura concoide. Il suo peso specifico varia tra 3,0 e 3,3.
Geologicamente, la fluorite si deposita principalmente in vene di origine idrotermale, spesso in associazione con galena, sfalerite, barite e calcite, ma può anche trovarsi in depositi stratiformi di origine epitermale.
La fluorite è un minerale estremamente versatile, essenziale per numerosi settori industriali strategici. La sua principale applicazione è nella produzione di acido fluoridrico (HF), utilizzato per la sintesi di numerosi prodotti tra i quali spiccano i fluoropolimeri come il PTFE e il PVDF, fondamentali in ambito chimico, aerospaziale, medico e tecnologico.
Nel settore metallurgico, la fluorite viene impiegata nella lavorazione dell’acciaio, dell’alluminio e di altri metalli, dove interviene nel processo di fusione migliorandone la performance; la fluorite è inoltre essenziale nell’industria del cemento, della ceramica e dell’ottica di precisione, grazie alle proprietà fisico-chimiche uniche che la contraddistinguono.
Negli ultimi anni, l’interesse verso la fluorite è cresciuto grazie alla sua rilevanza nella transizione ecologica, risultando fondamentale nella produzione delle batterie, dei pannelli fotovoltaici, delle turbine eoliche e dei superconduttori. La sua natura strategica è stata riconosciuta anche dall’Unione Europea e dalla maggior parte delle grandi economie mondiali, che l’hanno inclusa nell’elenco delle materie prime critiche.
I principali produttori mondiali di fluorite si trovano in Cina, Messico, Mongolia e Sudafrica, che da soli coprono oltre il 75% della produzione globale. Questa concentrazione crea vulnerabilità nel mercato internazionale.
In Europa, la produzione è limitata e non sufficiente a coprire il fabbisogno interno, motivo per cui l’UE ha inserito la fluorite tra le materie prime critiche.
Dal punto di vista geologico, i giacimenti più produttivi si trovano in formazioni rocciose di origine idrotermale, dove fluidi di origine magmatica ricchi in fluoro danno luogo a corpi mineralizzati per lo più filoniani, depositati entro le fratture delle rocce incassanti.
Comprendere la geografia della fluorite è cruciale non solo per analizzare la catena di approvvigionamento globale, ma anche per individuare nuove opportunità di esplorazione e diversificazione, riducendo i rischi legati alla concentrazione delle fonti
Il rilancio della produzione europea di fluorite si inserisce perfettamente nel quadro del Critical Raw Materials Act (CRMA) dell’Unione Europea, che mira a garantire l’autonomia strategica dell’industria continentale attraverso lo sviluppo di filiere interne per l’approvvigionamento di materie prime critiche.
Attualmente, l’Europa copre solo il 6% del proprio fabbisogno di fluorite. I nuovi progetti in rampa di lancio in Paesi come Italia, Germania e Spagna consentiranno una crescita della produzione domestica UE comunque non superiore al 12% della domanda interna. Ridurre la dipendenza dai Paesi extra UE è fondamentale per assicurare la stabilità dei prezzi, la sicurezza delle forniture e la sostenibilità ambientale.
Il reshoring minerario, ovvero il ritorno delle attività estrattive nei confini europei, è quindi una strategia chiave non solo per motivi economici, ma anche per ridurre le emissioni legate al trasporto intercontinentale e per garantire controlli ambientali più stringenti. L’Europa è chiamata a sviluppare un nuovo paradigma industriale, in cui l’accesso sicuro e sostenibile alle risorse naturali diventa il pilastro per la competitività del futuro.